Il mondo dell’hospitality è un vero microcosmo pulsante in continua evoluzione in cui anche le regole e i principi di marketing e advertising sono, a loro volta, in continuo mutamento.
Alcuni giorni fa parlavo di fotografia di hotel e delle caratteristiche che un fotografo per hotel dovrebbe avere con Eleonora Zoccoletti, CEO e mente di Swing Strategies, azienda emergente nel marketing per hotel e non solo, ma soprattutto amica e partner professionale.
Il ragionamento intorno alla quale ruotava la nostra discussione era sostanzialmente questo: se il mondo dell’hospitality ha, di fatto, bisogno di attenzioni e competenze molto specifiche, di conseguenza anche la fotografia per hotel ha bisogno di professionisti con determinate peculiarità. Come va scelto allora un fotografo per hotel?
Credo che per parlare di questo si debba fare un piccolo passo indietro e chiedersi: cos’è la fotografia d’hotel?
Fotografare un hotel è più di un servizio fotografico, si tratta di raccontare la brand identity di un hotel per immagini.
Se lavori come fotografo di hotel spesso rientri in altre classificazioni, tra cui fotografia di viaggio, fotografia d’interni, editoriale, lifestyle e fotografia d’architettura.
Qual è quella corretta?
Secondo me, sono tutte molto vicine, ma nessuna coglie il significato profondo dell’essere un fotografo d’albergo.
Ogni hotel ha la sua personalità, la sua identità, i suoi valori unici. Ogni hotel offre un’esperienza diversa ai suoi clienti.
Va da sé che il lavoro del fotografo è quello di creare uno storytelling visivo di tutti gli aspetti intangibili per aiutare l’hotel ad attirare i clienti.
Questo significa che il fotografo d’albergo personalizza e crea su misura ogni singolo progetto di hotel.
Lavorare come fotografo di hotel di lusso potrebbe significare prestare attenzione allo skyline sulla piscina sul tetto di Toronto.
Per un altro cliente, potrebbe significare passare un caldo pomeriggio d’inverno a catturare un celebre capolavoro architettonico inseguendo i cavalli lungo una distesa infinita.
In entrambi i casi, quello che deve fare è molto più di creare una singola foto stupefacente, ma mescolando sensibilità, tecnica ed esperienza deve raccontare la storia di un “brand” e l’esperienza che puoi vivere entrando in contatto con esso.
Scegliere un fotografo per hotel e districarsi tra le decine di portfolio di chi si propone come tale non è di sicuro un’impresa semplice.
Riassumo qui di seguito alcuni punti a cui prestare attenzione che vi aiuteranno senza dubbio nella vostra selezione:
1) HOTEL NEL PORTFOLIO
Può sembrare scontato, ma non lo è: quando visionate il portfolio di un fotografo verificate che effettivamente nel suo book ci siano servizi fotografici di hotel.
Un bravo fotografo di interior non è necessariamente un bravo fotografo di hotel.
Non è sufficiente realizzare belle immagini d’architettura per promuovere un albergo, devono avere determinate caratteristiche: mostrare le stanze da diverse prospettive, valorizzare alcuni dettagli, nasconderne altri. Lo scopo di uno shooting in un hotel è quello di aiutare la struttura a massimizzare la vendita delle stanze e non solo mostrare quanto è curato il design e l’arredo con scatti di forte impatto visivo la cui bellezza è solo fine a se stessa.
2) EDITING DI LETTI E STANZE
La parte fondamentale del photoshoot di un hotel è di sicuro la fotografia delle stanze: sono queste il vero prodotto in vendita. Nelle foto che le rappresentano, la parte più impegnativa sono le immagini dei letti (ne ho parlato a lungo in questo articolo).
Ciò che dovete fare è guardare con attenzione le foto dei letti nel portfolio del fotografo che vi interessa e porvi alcune domande:
- Le lenzuola sono stropicciate o sono state editate con cura?
- Il ritocco delle lenzuola ha un look fake o è realistico?
- Ci sono altre imperfezioni visibili nella stanza che avreste voluto veder ritoccate?
- I letti e le stanze hanno dominanti di colore fastidiose?
3) E’ UNA QUESTIONE DI STILE
La fotografia è sempre una disciplina creativa, anche se ha un lato tecnologico molto importante e tutti i fotografi, dai più famosi come Salgado o Capa, ai piccoli fotoamatori, hanno un loro stile ben preciso che li identifica.
Cercate pertanto di capire se lo stile del fotografo e il suo modo di interpretare le stanze, di giocare con la luce, i toni e i colori che è solito enfatizzare, la visione delle architetture e degli spazi comuni, sia in linea con le vostre idee e aspettative e se tutto ciò sia compatibile con il vostro hotel.
4) LANDSCAPES
Verificate che il fotografo in questione si occupi anche di paesaggio urbano e naturale.
In tal caso nella shootlist da sottoporgli potrete prendere in considerazione la realizzazione di qualche immagine ad hoc dei maggiori punti d’interesse in prossimità del vostro hotel e raccontare così qualcosa in più del mood dell’area in cui si trova.
5) LIFESTYLE
Le immagini di lifestyle sono una via di mezzo tra la foto di reportage e il ritratto: sono racconti di situazioni reali costruiti ad hoc per far immedesimare lo spettatore nella scena.
Nella promozione di un hotel, le immagini di lifestyle possono essere utilizzate sia sul sito internet per dare un impatto emozionale alla galleria d’immagini, che per la comunicazione quotidiana sui social media in cui questo genere fotografico è molto popolare.
Verificate se ci siano foto di lifestyle nei photoshoot nel portfolio del fotografo che vi interessa.
6) MATRIMONI
So che sto per scrivere qualcosa di molto impopolare, anche tra i miei amici colleghi, ma non posso farne a meno: nella scelta di un fotografo per hotel evitate i fotografi per matrimoni.
Non fraintendetemi, non ho nulla contro la fotografia per matrimoni! E non nego che nella fase della mia vita in cui i miei amici si sono sposati mi è capitato di farne alcuni.
Proprio per questo ho profondo rispetto per chi si occupa di cerimonie e al tempo stesso lo ritengo distante dalle necessità di un hotel.
Anche qui le motivazioni sono molteplici.
La principale è che un fotografo per matrimoni è abituato a lavorare con clienti privati e non è abituato all’approccio, alle attenzioni e alle tempistiche di cui necessita un cliente business.
La seconda motivazione è la specializzazione. In fotografia, come in ogni altra disciplina, sono la pratica e l’allenamento costante che ti portano a migliorare. Essere allenati a inquadrare soggetti in movimento è completamente differente dal lavorare in maniera molto statica facendo attenzione a un’infinità di dettagli come serve per una struttura turistica.
Infine, se nel portfolio di un fotografo ci sono matrimoni molto probabilmente quella sarà la sua occupazione principale, non le altre.
Un fotografo che ha una clientela prettamente business non ha interesse o necessità nel mostrare immagini di cerimonie nel suo book.
Giusto per fare un esempio pratico, se dovete fare un’operazione al ginocchio andate da un ortopedico o da un endocrinologo? Allo stesso modo hotel e matrimoni sono due cose distinte!
7) TUTTOLOGI
Evitate i tuttologi.
Mi spiego meglio: guardate il menù del sito internet del fotografo che state esaminando, se ci sono voci di troppi generi fotografici molto differenti tra di loro scartatelo immediatamente! Nella vita non si può essere bravi contemporaneamente in hotel, still life, ritratti, moda, reportage, paesaggi, matrimoni e astrofotografia.
La digitalizzazione degli ultimi vent’anni, ha reso più semplice l’avvicinamento a professioni che richiedevano un’alta specializzazione, sia teorica che tecnica.
Fotografi, grafici, tecnici audio tanto per citarne alcuni, sono tra quelli che hanno subito maggiormente questo mutamento.
Parlando di fotografia, che è il campo che più mi compete, ed essendo cresciuto professionalmente nel periodo in cui il mondo stava passando dalla pellicola al digitale, posso affermare con una certa tranquillità che, di fatto, il digitale ha reso molto più facile ottenere immagini di grande impatto visivo rispetto alla pellicola senza essere dei super professionisti.
Al tempo stesso anche nel mondo dei professionisti si è decisamente perso il senso della specializzazione e siamo diventati un pò tuttologi.
Ovviamente il gusto, l’esperienza e la formazione continuano ad essere poi fattori fondamentali che fanno la differenza sul campo.
I bravi fotografi sono bravi in una cosa, o quantomeno concentrano l’attenzione dei potenziali clienti verso ciò per cui sono maggiormente predisposti, non hanno necessità di mostrare che sanno fare di tutto pur di essere ingaggiati.
8) NON CHIAMATE VOSTRO CUGINO
Amici d’infanzia con l’ultima Canon uscita sul mercato, cugini che hanno vinto il concorso fotografico del paese l’estate precedente, revenue manager con l’iphone 11: bene, tutti questi non sono fotografi professionisti specializzati in hotel!
E non credo che ci sia bisogno che mi dilunghi su questo… giusto?